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Into Eden – Castello di Poppi – AR. Testi critici di Angelo Tarufei

“Nel considerare l’operosità di Calli, in aggiunta ai punti fermi ormai acquisiti, quali, ad esempio, il riprendersi alla grande tradizione pittorica toscana più o meno remota, unito al richiamo puntuale alla pittura degli anni trenta del secolo scorso, occorre sottolineare con forza il fitto, brulicante ductus pittorico, che irradia un’instabilità diffusa sulle sue forme falsamente immutabili.
L’incessante frammentazione della pennellata è un elemento costitutivo della sua pittura che sembra cotonare certi paesaggi aerei e inumidire le forme solide delle sue ragazze sempre scomodamente sedute. E d’altra parte è costantemente scomoda la visione di Vincenzo Calli, sospesa tra un’apparente solidità concreta ( Carrà Balthus ) e una dimensione onirica di stampo prevalentemente fiabesco. Ma è quest’ultima che prevale quasi sempre e ammanta i suoi personaggi di un’espressione incredibilmente attonita, che non è felice e neanche triste: è l’espressione di donne e uomini che sono consapevoli di recitare un copione e sperimentare sentimenti inalterati da millenni.
Sullo sfondo di questo palcoscenico immutabile l’artista lascia al colore la facoltà d’introdurre l’elemento della variabile imprevedibile e incontrollabile, quel colore che eleva i suoi paesaggi a livelli non comuni di liricità e ne fa per noi il suo segno più alto”.


Angelo Tartuferi  – 2015 – Direttore del Museo dell’Accademia di Firenze

 

Presentazione Calendario Banca Etruria 2014

 

Mostra “Eventi Straordinari” 2015